Il Museo Torricelliano

Il Museo Torricelliano è sorto dalla raccolta dei materiali riguardanti il grande scienziato ed esposti nella “Tribuna Torricelliana” durante l’Esposizione del 1908. L’expo consistette in una serie di eventi assai diversi fra loro svoltisi fra i mesi di agosto e novembre e che si volle idealmente ricondurre alla figura di Evangelista Torricelli. Notevole fu lo sforzo organizzativo, come pure la fama di cui Faenza godette in quel periodo, il cui culmine fu raggiunto con la visita ai padiglioni del re Vittorio Emanuele III. I cimeli radunati nella Tribuna erano soprattutto riproduzioni di strumenti scientifici, disegni esplicativi di esperimenti, alcuni autografi acquistati sul mercato antiquario, manoscritti, quadri, fotografie, ritratti e altri oggetti, a cui vennero ad aggiungersi documenti amministrativi, carteggi, studi preparatori, diplomi e riconoscimenti di istituti accademici internazionali, fotografie, pubblicazioni, periodici, gadget, materiali iconografici e molto di quanto stampato nell’occasione del ricco cartellone di iniziative messe in cantiere in quei mesi.

La tipologia eterogenea di tali cimeli ostacolò fin da subito un’esposizione permanente dei suddetti  materiali. In un primo tempo la raccolta torricelliana fu depositata presso la Pinacoteca e solo nel 1920 venne trasferita presso la Biblioteca Comunale, dove subì diversi spostamenti a causa della costante necessità di reperire nuovi locali per far fronte all’incremento delle raccolte bibliografiche ed archivistiche. Nel novembre 1944 la Raccolta Torricelliana, che aveva appena trovato una degna sistemazione, patì danni a causa della distruzione dell’intero corpo centrale dell’edificio della Biblioteca, anche se alla cessazione delle ostilità si potè recuperare gran parte degli oggetti. Nel 1974 il Museo Torricelliano è stato trasferito nella sede di Palazzo Laderchi, dove si trova tutt’ora. Dal 1947 è affidato in gestione alla Società Torricelliana, che cura la tutela, la valorizzazione e l’incremento delle raccolte, riguardanti non più esclusivamente la figura di Torricelli, ma anche altri aspetti di storia della scienza e di erudizione locale.

La dotazione del Museo comprende una settantina di oggetti di valore scientifico e storico (oltre ad una vasta collezione di stampe e diplomi) provenienti da donazioni alla Società Torricelliana o di proprietà del Comune di Faenza:

• Barometri del XIX e XX secolo e il modello del barometro di Torricelli
• Modelli dei cannocchiali di Torricelli
• Strumenti scientifici vari dei secoli dal XVII al XX
• Modello di dirigibile progettato da Vincenzo Pritelli
• Una completa iconografia torricelliana
• Manoscritti autografi di Torricelli e di scienziati contemporanei (depositati attualmente in cassetta di sicurezza)
• Astrolabio piano in ottone, di fabbricazione italiana (sec.XVIII), strumento astronomico
usato per calcolare ed individuare la posizione delle stelle mediante il principio della
proiezione stereografica della “sfera celeste”; era usato anche (mediante la parte
posteriore) per l’osservazione dell’altitudine del Sole e delle stelle fisse al fine di
calcolare l’ora (giorno e notte) e segni zodiacali. Dono del conte Luigi Zauli Naldi.
(Attualmente in deposito di sicurezza)
• Anello orario (Annulus horoscepticus universalis, strumento astronomico usato per
determinare l’ora mediante l’osservazione dell’altitudine del sole) in ottone fabbricato
da Edmund Culpepper nel sec. XVIII, con astuccio d’epoca; l’artefice lo tenne per sé
fino alla morte; gli eredi lo vendettero al gesuita spagnolo Don Silvestro Marina e alla
sua morte (9/2/1813) fu acquistato dal faentino C.te Francesco Antonio Zauli. Dono del
conte Luigi Zauli Naldi. (Attualmente in deposito di sicurezza)

Gli oggetti del Museo

Informazioni utili

APERTURA

 

Sabato
dalle ore 9,30 alle 12,30

PRENOTAZIONE

 

Prof. Giuseppe Dalmonte
cellulare 3495848423

CHIUSURA


dal 20 luglio al 20 agosto 25, 26 e 31 dicembre, Pasqua e Lunedì dell’Angelo.